CULTURA & SPETTACOLO
L'Arte in maschera in Valle d'Itria all'Università del Tempo Libero
Una passeggiata artistica tra manufatti di eccellente fattura e raffinato gusto
Fasano - L' Università del Tempo Libero di Fasano, dopo la Mostra Internazionale I Presepi del Chiostro, in occasione del Carnevale, dal 24 febbraio all'8 marzo 2022, ore 18,00 – 19,30, nella propria sede, Portici-Fasano, promuove l'iniziativa L'Arte in maschera in Valle d'Itria, 2ª ed., installazioni artistiche da ammirare in tutta la loro bellezza. Sono partner: il Coordinamento delle Associazioni di Fasano e l'Accademia di Belle Arti Arcaista di Crispiano.
«Il visitatore – spiega la presidente Palmina Cannone – sarà guidato lungo un percorso che lo immergerà in svariate forme artistiche: dai plastici di tre città della Valle d'Itria: Fasano, Alberobello e Locorotondo, realizzati dai sociPasquina Trisciuzzi e Francesco Quaranta, e ambientate in uno spazio museale che ripropone la civiltà pugliese in alcune tradizioni storico-sociali, alla splendida scultura Desiderio di libertà… maschera strappata dello scultore Antonio Santoro. Nell'opera santoriana si percepisce tutto l'inferno delle donne afghane che finalmente si riscattano strappandosi il burqua alla conquista dell'agognata libertà. Si prosegue - seguita la presidente - con la personale di pittura di Pasquina Trisciuzzi. A seguire la mostra fotografica di Martino Murat, scatti del Carnevale che si tenne a Fasano nel 2020, foto di visi felici, inconsapevoli della tragedia che di lì a poco avrebbe travolto e stravolto le vite di tutti. Nella sfilata di due anni fa si ritrovano tutti gli elementi distintivi e caratterizzanti il mascheramento. Il Carnevale riconduce a una dimensione metafisica che riguarda l'uomo e il suo destino. Esso segna un passaggio aperto tra l'inverno e la primavera ricca di energia e vita, quindi tra gli inferi e i vivi. Alle anime, perché non diventino pericolose – continua Palmina Cannone -, si prestano dei corpi provvisori, ossia le maschere e i costumi, che assumono un significato apotropaico, nel senso che chi le indossa assume le caratteristiche dell'essere “soprannaturale” rappresentato. Così diventa possibile la comunicazione tra due Cosmi, tra vivi e morti».
Nel contesto della Mostra, la presenza del Teatrino delle marionette e il Carro delle pigotte dell'artista Annarosa Cincavalli invita a non perdere l'incanto della magia. Viviamo nell'epoca del tablet, dei giochi elettronici, della DaD, che priva i bimbi delle relazioni, dei contatti fisici. Pertanto, dobbiamo ritornare a fare riscoprire ai nostri fanciulli il fascino delle storie raccontate dai nonni e delle bamboline di stoffa. Il socio dell'UTL Aldino Valentini propone una foto d'epoca che narra il Carnevale dei tempi andati a Fasano e una stele di pietra con incisa una poesia carnascialesca. E ancora si possono apprezzare alcuni costumi carnevaleschi artigianali di Carmen Cofano, e uno di Giovanna Acquaviva, confezionato dalla sarta fasanese Renzina Cofano negli anni Ottanta, raffigurante una dama dell'inizio Ottocento. Ultima tappa il Museo Arti antiche fasanesi in festa. L'allestimento è stato curato dal consigliere, ing. Bernardo Galizia, dalla consigliera Giovanna Acquaviva, dalla socia Pasquina Calandrella e dalla stessa presidente
. La Mostra sarà inaugurata giovedì 24 febbraio 2022 alle ore 18,00. Interverranno: Luana Amati – vicesindaco di Fasano; Mariateresa Maggi – presidente del Coordinamento Associazioni Fasano; Antonio Santoro – rettore Accademia di Belle Arti Arcaista Crispiano; e Palmina Cannone – presidente dell'UTL. La serata sarà allietata dalla voce di Mosè Schiavone.
di Redazione
24/02/2022 alle 06:54:27
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